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“Le coincidenze ci ricordano che siamo molto di più di ciò che vediamo e che dobbiamo incominciare a credere nel nostro istinto e nella nostra voce interiore” Stephen Littleword

Ho ascoltato la mia voce interiore e mi sono trovata a vivere esperienze straordinarie, esperienze che andavano oltre la mia immaginazione e le mie aspettative.

Ho capito come sia questa la chiave per fluire nella vita e vivere sorprese e curiose “coincidenze”. Il Perù è stata una continua scoperta e un insieme di commoventi sincronicità. “Casa” è la prima sensazione provata appena giunta nel centro storico di Cuzco. Mi sentivo a casa e questo sentire non mi ha più abbandonata. Tutto, attorno a me, sembrava accogliermi con dolcezza: le strade, la gente, le montagne, il cielo, l’aria.

Ho percepito un popolo pacifico, accogliente ed onesto. 

I primi giorni Jacopo e Lorenzo ci hanno portato a casa della Gringa, un’anima davvero speciale. È stato il primo pernottamento e, nonostante fosse tutto nuovo per me, anche lì, tra quelle stanze colorate, le colazioni a base di frutta esotica, pane e marmellata, huevos revueltos e l’atmosfera magica, mi sentivo a casa.

Poi è iniziata l’esplorazione della città, descrivere la sua bellezza con parole è davvero difficile, ma chi di voi la visiterà non potrà che apprezzarne le mille sfaccettature: dalle vie del centro, all’immenso mercato di San Pedro, pieno di colori, profumi, cibi squisiti, erbe, incensi, oggetti per rituali sciamanici; alla cucina (una delle migliori al mondo!),fino ad arrivare all’incredibile atmosfera della notte. Sembra che le stelle cadano dal cielo per illuminare e proteggere la città.

Allontanandosi dal centro, nei dintorni della città si ergono le rovine Inca, incredibili e magiche. È in questi paesaggi che abbiamo fatto numerosi incontri, come quello con lo sciamano Pedro. Ci ha accompagnati in una visita mistica, abbiamo preso parte a rituali andini, assaporando delle esperienze che mi hanno davvero toccato corde profonde.

Anche qui, era tutto nuovo, non avevo mai incontrato uno sciamano o partecipato a rituali andini… eppure mi sentivo a casa. La stessa sensazione mi ha pervaso, inaspettatamente, anche quando siamo stati nella giungla.

Per visitare il Machu Picchu, infatti, ci siamo fermati una notte all’inizio della giungla. I paesaggi, così ricchi di verde, di suoni della natura come lo scrosciare dell’acqua del fiume e di canti di uccelli, mi hanno nutrito l’anima. Trovarsi nella giungla di notte sotto le stelle è un’esperienza che auguro a ognuno di voi. Chiaramente il Machu Picchu ha un grandissimo fascino ed è meraviglioso, così come il tragitto per giungervi. È in questi luoghi che ho compreso che si può fare di qualsiasi luogo (o quasi!) la propria casa. Altre esperienze incredibili sono state le cerimonie sciamaniche. Non credevo di poter vivere qualcosa di simile. Mi hanno permesso di entrare un po’ più dentro me, se così si può dire.

Concentrata sui miei intenti, ho potuto lavorare su me stessa, per conoscermi meglio e realizzare in modo concreto i miei sogni ed obiettivi.

Ho percepito una nuova dimensione di me. Ho iniziato a sentirmi e vedermi come mai avevo fatto prima. A parole certe sensazioni sono difficili da spiegare. Il viaggio è stato davvero un ripartire da me stessa, un ritrovarmi continuo e, nello stesso tempo, un incontro continuo con tanti volti diversi, nelle occasioni anche più improbabili! Per esempio, proprio dopo una cerimonia, visitando alcuni templi (il Tempio della Luna e del Condor), ci siamo accorti che si stava svolgendo un matrimonio sciamanico lì vicino. (foto sotto)

Siamo stati invitati a prenderne parte e a partecipare anche negli auguri ai futuri sposi. La semplicità, genuinità, il rituale stesso, gli occhi emozionati degli sposi sono stati davvero commoventi. Mi sono sentita onorata di trovarmi lì in quel momento e poter augurare agli sposi di divertirsi sempre, ballando e cantando insieme nella loro vita.

Ricordo molto bene il sorriso della sposa dopo averle detto queste parole.

Potrei continuare a lungo nel raccontare le esperienze vissute. Mi sono talmente innamorata dell’intero viaggio che il giorno della partenza, non appena salita sul taxi, ho iniziato a piangere. Andarmene da lì mi faceva sentire di lasciare non solo luoghi e persone magiche a cui mi ero affezionata, ma anche una parte di me e del mio cuore.

Ero in una terra lontana, ma ero a casa, e così lì ho lasciato un pezzettino di me. Mi aspettava adesso il viaggio di ritorno, più impegnativo dell’andata. Mi aspettavano altre 44 ore di viaggio, questa volta con uno scalo in più: Lima. Nell’aeroporto di Lima avrei passato tutta la notte. Ero così triste di andarmene per vari motivi, che mi son ritrovata a terra con le lacrime agli occhi nel punto in cui prendeva il Wi-Fi, nel mezzo del caos più totale dell’aeroporto. Proprio allora si avvicina una ragazza, domandandomi se poteva sedersi accanto a me. Le rispondo di sì, certamente, poi guardandola bene…la riconosco! Era Sara, (foto qui a destra) una ragazza che aveva partecipato ad una cerimonia!

Non avevamo scambiato una parola, ma essendo una persona piuttosto particolare, non è stato difficile ricordarmi di lei. Così ,constatato, che era effettivamente lei, con grande gioia ci siamo abbracciate. Ricordo molto bene quando mi ha detto che in mezzo a tutta quella confusione sentiva di doversi sedere proprio accanto a me. Così nel breve tempo che lei aveva a disposizione fino al volo seguente, abbiamo condiviso i nostri sogni rispetto ai viaggi, e lei, che ne faceva già da anni, mi ha dato alcuni preziosi consigli.

Purtroppo la sua permanenza è stata relativamente veloce, così, una volta salutata, riprendo il telefono in mano. È in quel momento che un compagno del gruppo, già in Italia da qualche giorno, mi scrive un messaggio: “Emanuela, mi sono svegliato nel mezzo della notte. Ti ho sognata durante la cerimonia in Perù ed eri triste”. Il messaggio mi ha lasciato di sasso.

Effettivamente era così, ero triste quando ho incontrato Sara ed ecco che un altro esploratore, dall’altra parte del mondo, mi sogna durante la cerimonia condivisa con me e Sara e mi scrive proprio mentre parlavo con lei.

Che buffe le coincidenze. Ti fanno sorridere e ricordare che la vita è una magia quando la vivi seguendo il cuore.

Quella tristezza si è trasformata in una grande gioia e felicità. Una gratitudine immensa è sorta nel mio cuore, accompagnandomi per tutto il viaggio di ritorno ed oggi è ancora qui, viva dentro me.

Ringrazio infinitamente Jacopo e Lorenzo per le esperienze vissute e per essere stati veicoli di crescita, amore e condivisione, oltre che compagni speciali di viaggio.