“Il viaggio: un partire da me, un infinito di distanze infinite e un arrivare a me.” Antonio Porchia
(in alto la foto degli esploratori CHAKRUNA di Luglio nel Peru Visionario)
Devo ribadirlo anche qui, oltre che qui: il viaggio interiore non inizia arrivati fisicamente a destinazione!
Il mio parere è che il cambiamento ha già preso atto nel momento in cui si sente la necessità di fare un viaggio spirituale, quando si iniziano a raccogliere informazioni e ovviamente quando si decide definitivamente di partire.
Trattandosi di un viaggio mistico, non può che essere così!
Avvenimenti, emozioni, obiettivi…dentro di noi si animano forze che ci muovono dentro, portandoci a spostare montagne!
Il viaggio mistico inizia spesso quando ancora non abbiamo deciso di farlo. Per cavalcare l’onda, per sfruttare al meglio un momento così delicato e ricco di potenziale, ho pensato ad alcuni aspetti, che mi sono serviti due anni fa per prepararmi al meglio all’avventura di trasformazione oltreoceano!
Ovviamente è opportuno dedicarsi all’aspetto logistico rispetto alla destinazione, ma per questo, Jacopo e Lorenzo sono totalmente a disposizione per la preparazione e tutte le informazioni necessarie, nulla è lasciato al caso. Il loro amore per il viaggio, la loro apertura e simpatia vi farà sentire a casa prima ancora di conoscerli personalmente. Due guide così non si trovano dappertutto, posso assicurarlo!
Ti consiglieranno delle letture che ti permetteranno di conoscere meglio la natura delle esperienze che farai, devo ammettere di averle trovate molto interessanti, piacevoli e di aiuto.
Prima di tutto, cosa ti spinge a intraprendere un viaggio mistico oltreoceano? Guarda in profondità. Sicuramente si è subito ben consci del perché, ma spesso, sotto le motivazioni che individuiamo, ci sono ragioni che arrivano da lontano, di cui probabilmente non siamo consapevoli. Guarda in profondità, di volta in volta, sempre più nelle zone più nascoste e oscure. Più chiarezza avrai dentro di te e più fruttuoso sarà il viaggio. Perché questo a parer mio, è un esercizio di onestà verso il proprio essere, verso la propria natura. Raccontarsi storie senza guardare in faccia la realtà significa burlarsi di sé. A volte le motivazioni possono sembrare stupide, addirittura potremmo vergognarci, ma accoglierle è il primo passo. Attraverso il viaggio si può guarire, ma prima abbracciamo anche quel dolore, quella sensazione di mancanza o quel vuoto. Non tutti partono con il semplice desiderio gioioso di scoprire un nuovo Paese, una nuova cultura.
Nonostante l’entusiasmo per la partenza, potresti avere delle paure, le più disparate, addirittura potrebbero portarti a mettere in discussione la partenza, o a rinunciare direttamente all’idea. Osservale per bene, se le senti, c’è sicuramente un motivo, ed è proprio quello di superare i propri limiti, di crescere, andare oltre vecchi schemi, guarire ferite ed equilibrare parti di noi. Quelle paure sono delle opportunità preziosissime. Grazie a loro potrai scoprire nuove parti di te, e vivere con maggiore benessere. Io per prima mi sono trovata a mettere in dubbio la partenza, per la paura di un volo che sembrava eterno e difficile da affrontare da sola. Alla fine è stata una delle esperienze più incredibili che abbia mai vissuto, sperimentandola da sola e non ancora giunta a destinazione.
Metti un intento, che parta dal cuore, affinché la trasformazione sia benefica ed evolutiva non solo per te, ma anche per i tuoi cari, per chi non conosci, per il mondo! Ognuno di noi ha un impatto su questo Pianeta, potrà sembrare piccolo, ma senza rendercene conto siamo in grado di provocare cambiamenti radicali con piccoli gesti, non sottovalutiamolo! Più riusciremo a concretizzare il nostro intento, più potremo lasciare la nostra impronta per un buon fine, e questo arricchirà te e l’ambiente esterno.
Nel corso del viaggio mistico avrai modo di mettere diversi intenti, ma ripeto, non aspettare di farlo solo quando ti troverai in terra straniera.
Non avere aspettative, nè sul luogo, né tantomeno sulle esperienze che vivrai. Semplicemente sii aperta o aperto, ricettivi.
Solo così ti assicurerai delle esperienze straordinarie, oltre la tua immaginazione.
Personalmente non mi sentivo così attratta dal Perù; mi trovavo a non avere la minima aspettativa, tantomeno sulle esperienze, per il semplice fatto di non avere la più pallida idea di quello che mi sarebbe aspettato. Ma appena messo piede a Cuzco: la magia! Mi sono innamorata di tutto! È stata una sorpresa incredibile.
Sii umile e non credere che certe esperienze ti portino all’illuminazione finale! Tutto serve per la nostra crescita e la strada è lunga, più si va avanti e più si fa tosta a livello di sfide, è un gioco da duri!
Non mi resta che augurarti buon cammino. Che ti permetta di aprire sempre di più il tuo Cuore, e di aiutare anche chi ti sta vicino a farlo, se lo desidera.
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