Contenuti inediti prima della Partenza
per Panama

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Dal Perù inizia una nuova avventura.

Ogni qual volta smettiamo di parlarci di noi e del nostro mondo, il mondo rimane sempre come dovrebbe essere. Con questo nostro dialogo lo rinnoviamo, gli infondiamo vita, lo puntelliamo. Non solo: è mentre parliamo a noi stessi che scegliamo le nostre strade. Ripetiamo quindi le stesse scelte fino al giorno della morte, perché fino a quel giorno continuiamo a ripeterci le stesse cose: un guerriero è consapevole di questo atteggiamento e si sforza di fermare il suo dialogo interiore. 

(Carlos Castañeda)

Sono in Perù in un giorno di fine gennaio, ancora non sono cosciente che nei mesi successivi arriverà la fine di un’era e l’inizio di un nuovo mondo, una nuova umanità. 

Leggendo fino in fondo questo testo inedito ti porterò a fare delle riflessioni importanti e, se ancora non l’hai fatto, a scrivere le tue ispirazioni per una nuova umanità che inevitabilmente hai avuto durante la tua quarantena.

Con Vanessa, ci chiediamo se per fine febbraio possiamo finalmente prenderci del tempo di riposo e di ricarica. Iniziamo a pensarci: in quel periodo non abbiamo viaggi mistici da guidare, quindi potenzialmente possiamo partire per esplorare il Sud America. Nel frattempo comunichiamo a stretto contatto con il mio caro amico, compagno di avventure e socio Jacopo Tabanelli che proprio in queste settimane è in Myanmar con Allegra, la sua ragazza, per un viaggio di esplorazione in Asia. Ci sentiamo quotidianamente perché proprio in questi giorni, sembra che la situazione di un virus apparentemente letale, chiamato Corona, dalla città di Wuhan in Cina abbia perso il controllo e ci siano attualmente moltissimi morti. Jacopo mi chiede informazioni per sapere com’è la situazione qui in Perù, dove sembra tutto tranquillo e di questo virus non vi è alcuna traccia.

Un po’ preoccupato per la situazione, chiamo mia madre in Italia, sapendo che l’azienda per cui lavora ha rapporti con la Cina. Lei infatti mi conferma il problema e che l’azienda ha bloccato tutti i viaggi verso l’Asia. Così capisco che, anche se la situazione (nei paesi dove siamo) è tranquilla, questa situazione di emergenza in Cina potrebbe espandersi. Mi auguro di no e continuo la mia vita, e la mia possibilità di viaggiare per esplorare altre zone del Sud America.

Arriva il mese di febbraio e in questi giorni, un caro collega organizzatore del San Marino Green Festival, mi chiama per propormi una nuova missione: quella di andare in Uruguay ed intervistare l’ex Presidente José Mujica su tematiche relative ai cambiamenti climatici e alle attuali crisi mondiali che stiamo vivendo. Io accetto e propongo un progetto relativo a questa intervista. Viene approvato! Da quel momento attiviamo i nostri contatti istituzionali in giro per il mondo e cerchiamo di localizzare Mujica. Alcuni dicono che sia in Uruguay altri che sia in Europa, fino a quando una notizia Ansa ci comunica che l’ex Presidente uruguayano è a Valencia per un importante convegno relativo ai cambiamenti climatici.

Scopriamo che le nostre stesse domande sono già state proposte in una sua intervista on line. Dopo qualche settimane di ricerche quindi, la mia missione uruguayana sfuma e torno alla ricerca di una nuova esperienza che mi dia l’opportunità di conoscere nuovi modelli di vita, nuove culture e conoscenze spirituali. Sono ufficialmente alla ricerca di un nuovo viaggio, magari da solo, quando ad un tratto Vanessa, mi dice di conoscere un incontro di popolazioni native che avviene ogni anno in una delle più remote spiagge di Panama in Centro America. Sono molti anni che desidera andarci e condivide con me il sito web di questo mega evento chiamato Tribal Gathering. Scopro subito che è un evento unico sulla Terra. È più di un festival, leggo che è un luogo in cui il mondo si riunisce, dove il tempo è trasceso, antico e moderno convergono in armonia simbiotica, le tribù condividono la loro preziosa saggezza ancestrale mentre i musicisti invocano il pathos dell’immaginazione.

Il dialogo interreligioso si fonde con un ricco patrimonio di benessere interiore ed esteriore, di creatività, di culture alternative ed esoteriche, di partecipazione attiva e amore. Qui è dove si accoglie il Divino Spirito della danza. È un punto d’incontro per le comunità indigene di tutto il mondo. Un raduno di tribù, del passato e del presente, e di chiunque senta la chiamata a partecipare alle celebrazioni. Si svolge ogni anno dopo la luna piena di febbraio sulla costa caraibica di Panama. La mia amica, tutte le sere mi mostra continuamente notizie che arrivano dal sito internet del festival e mi rendo conto che è qualcosa che non conosco.

Lo trovo subito molto attraente vista la mia apertura ora a nuove esperienze. Nonostante questa proposta, decido di aprirmi ad altre opportunità: continuo a cercare luoghi del mondo da esplorare in solitaria. Mi ricordo di un mio caro amico del mio paese di origine nelle Marche, Filottrano, che negli anni ‘90 decise di partire per Buenos Aires e trovare la sua dimensione lì. Da moltissimi anni non lo vedo, e per questo mi viene in mente l’idea di poter partire verso una “spedizione” sia in Uruguay sia in Argentina. L’idea di spostarmi in queste due nazioni, per quindici giorni o un mese di viaggio in solitaria mi arriva a solleticare il desiderio: forse qualcosa di bello mi sta aspettando lì? 

Nel frattempo i miei studi attuali si stanno sempre di più muovendo verso quella che è una unione delle spiritualità mondiali, da un punto di vista universale e psichedelico. Dal 2014 ho iniziato a studiare e praticare le antiche cerimonie con le piante sacre, di cui ci sono testimonianze in numerose culture ancestrali e mistiche in ogni parte del mondo, dal cristianesimo allo sciamanesimo. Questi studi mi hanno portato nuove consapevolezze. In questi giorni mi rendo conto che moltissimi artisti si rifanno a queste conoscenze che arrivano dalla psichedelia. Questo termine significa: manifestazione della nostra psiche, letteralmente è un derivato dalle parole greche ψυχή (psykhé = coscienza) e δῆλος (dêlos = chiaro, evidente), cioè chiaro alla coscienza, nel senso anche di “allargamento della coscienza“. Molte di queste esperienze vengono indotte dalla somministrazione di piante medicinali sacre, direttamente da sciamani o curanderos. Lo studio e le esperienze basate su queste conoscenze mi hanno messo di fronte a questa realizzazione: 

La Madre Terra è la nostra maestra primordiale e se impariamo a rispettarla e a capire i suoi segnali, la nostra vita potrebbe essere veramente migliore rispetto a quella che l’essere umano vive attualmente.

Gli sciamani lo sanno bene: per loro le montagne sono cattedrali e la natura è la loro religione. Dico questo perché proprio in questi giorni inizio di nuovo a soffrire di leggeri attacchi di panico, che non avevo più da oltre tre anni. Arrivano di solito prima di addormentarmi. È come se, proprio nel momento in cui sto prendendo sonno, il mio respiro si bloccasse. Non riesco più a prendere fiato, così mi alzo di scatto perché sento che sto per morire. È qualcosa che non riesco a controllare. Ciò mi spinge a cercare dei rimedi naturali a questo disturbo, ma allo stesso tempo anche a trovare una nuova direzione per cambiare la mia vita in meglio. Questo viaggio in Uruguay e Argentina sembra la direzione giusta per potermi dedicare completamente a me stesso e meditare su questo, anche se allo stesso tempo c’è qualcosa che non mi quadra. Sono distratto dal raduno di popolazioni native di Panama: il Tribal Gathering. Mi trovo spesso a guardare video, leggere, approfondire informazioni in merito a questa iniziativa e ascoltare musica che mi avvicina a quella dimensione. Mi ritrovo continuamente a guardare le foto degli anni passati nel sito web del festival. 

Continua ad immedesimarti nella mia situazione, avendo tempo di iniziare un nuovo viaggio. Quali sono le abitudini che guidano la direzione della tua vita? Questi momenti in cui appaiono davanti ai nostri occhi direzioni differenti sono quelli in cui creiamo il nostro destino, ed è molto importante essere il più consapevoli possibili del futuro che stiamo creando.

Così sto realizzando di avere di fronte a me un bivio: andare verso il mio amico a Buenos Aires oppure vivere l’esperienza del Tribal Gathering? Non riuscendo a decidere subito, mi dedico alla lettura e alle camminate nella natura. Proprio in questi giorni, una grande inondazione del fiume Wilkamayu, che bagna la cittadina di Pisac, rende impossibile la vita nel paese e tutti ci diamo da fare per essere di aiuto alle famiglie colpite dall’alluvione. Per fortuna nessun ferito o nessun grande danno ricevuti. I peruviani sono come abituati a questo tipo di calamità naturali. Loro dicono che quando accadono Madre Terra ci sta comunicando qualcosa. Inizio anche io a pensare come loro, ho bisogno di un cambiamento ed è arrivato il momento giusto in cui prendere la decisione. Durante una cena insieme ad un altro nostro amico italiano Vistar, che vive vicino a noi, qui nella Valle Sacra degli Inka (che parte da Cuzco e arriva ad oltre Urubamba, a circa 5 ore dal Machu Picchu), chiacchierando con Vanessa iniziamo a parlare di Panama, e ci accorgiamo che tutto ci sta portando verso quella direzione. È  come se percepissimo un’attrazione importante verso questo tipo di esperienza. Parlando, tutto si fa chiaro molto velocemente. Vistar mi chiede se abbiamo già deciso, noi ci guardiamo negli occhi e diciamo: “sì, andiamo!”.  

Nel frattempo la comunicazione con Jacopo è sempre più costante e proprio in questi giorni, siccome sta scadendo il suo visto in Myanmar, insieme alla sua ragazza decide di spostarsi dalla Birmania a Bali, che entrambi conoscono molto bene, avendo già organizzato lì un ritiro spirituale - chiamato retreat - sei mesi prima. In questi giorni la situazione coronavirus sembra espandersi in altri paesi asiatici, ma in Sud America e Italia sembra ancora che la situazione sia sotto controllo.

 

Nuovi messaggi dai miei maestri invisibili.

Vai avanti, entri nel tuo aldilà personale, e cominci ad accorgerti che puoi superare delle soglie che prima neanche vedevi, e fare passi da gigante: dipende solo da te, dal tuo coraggio interiore. 

(Igor Sibaldi)

Iniziamo ad informarci su come partecipare al Tribal Gathering. Mi accorgo che Vanessa già conosce moltissime persone di questa organizzazione, compreso un DJ italiano che è stato chiamato per questa iniziativa. Sì, perché oltre alle popolazioni indigene native che arrivano da ogni parte del mondo, ci sono anche numerosi musicisti che condividono la loro cultura attraverso le proprie vibrazioni sonore, facendo ballare i partecipanti tutte le notti. Anche se la mente mi pone continuamente moltissimi dubbi su ogni nuova azione che vogliamo fare, non mi perdo d’animo e continuo la mia ricerca dei biglietti. Una sera, stanco di pensare, decido di iniziare una tecnica trascendentale che utilizzo spesso per trovare risposte dalla mia intuizione, e ascoltare ciò che mi suggerisce il mio spirito.

Quando sono in momenti come questo, mi prendo del tempo e faccio domande a quelli che chiamo i miei “Maestri Invisibili“ o “Spiriti Guida“. È una metodologia ideata da uno dei miei mentori, Igor Sibaldi, con cui posso interrogare le aree della mia psiche più ampia e ricevere risposte da una dimensione dell’esistenza extra-ordinaria. È un pò come fare una ipnosi o un viaggio sciamanico: durante queste consultazioni psichiche, sei chi guida il viaggio interiore e allo stesso tempo anche quello che viaggia.

Grazie a questa profonda meditazione auto-guidata, ricevo dei messaggi importanti dal mio inconscio che mi dicono di partire per Panama per diverse ragioni: la prima è che incontrerò una mia amica viaggiatrice svedese, di cui ho perso le tracce proprio dieci giorni fa qui a Pisac. L’altra ragione è che a Panama incontrerò una persona che mi offrirà la possibilità di vivere come in un film. Questi messaggi mi hanno reso solo più confuso, ma decido comunque di seguirli perché quando il contatto con gli “Spiriti Guida” è autentico, i messaggi sono così precisi da essere sbalorditivi.

Prima di addormentarmi continuo a cercare online informazioni sui biglietti, quando ad un tratto vedo nell’evento facebook un commento in particolare: la mia cara amica viaggiatrice svedese, che si trova in Colombia, chiede agli organizzatori del grande evento, se ci sono alcuni passaggi in auto o bus per raggiungere Panama. Stento a credere che questa persona conosciuta dieci giorni prima, di cui ho perso le tracce, sta decidendo di andare nello stesso posto dove vogliamo andare noi: i miei “Spiriti Guida” me l’avevano già detto. Il primo segnale è arrivato, e mi rendo conto che la nuova direzione della mia esistenza mi porta sempre più verso Panama. Il giorno dopo, apro i social media e mi arriva un messaggio di una ragazza che lavora nell’organizzazione del festival e mi dice che un suo amico non può andare, e mi propone di acquistare un biglietto ad un prezzo scontato: anche se siamo dubbiosi su chi sia questa ragazza - se sia una truffa o no - lo prendo come il secondo messaggio!

Decido allora di tentare la sorte e chiedo se il suo amico abbia per caso un altro biglietto, perché ho intenzione di andarci insieme a Vanessa. Dopo qualche giorno di attesa questa persona mi dice di sì: ha due biglietti a prezzo scontato. Ci accorgiamo così, dopo alcune verifiche, che è una donna in carne ed ossa e davvero amica di un ragazzo che non può partecipare. 

Cerca in questo passaggio di sentire tu cosa avresti fatto nella mia situazione: se ti saresti fidato/a di inviare dei soldi ad una persona conosciuta su facebook? Quando prendi decisioni, in che modo sai che le tue azioni sono giuste? Come acquisisci sicurezza delle tue decisioni?

Ci fidiamo, inviamo i soldi tramite western union e prendiamo i biglietti aerei per Panama City. Giorno di arrivo il primo di marzo, che corrisponde al secondo giorno di inizio del festival.  

Iniziamo a prepararci per la partenza, ma prima mi dedico al lavoro perché più si avvicina la partenza e più sento di dover delegare gran parte della mia attività digitale della nostra Compagnia di Viaggi Mistici. Mi sto preparando ad un grande cambiamento nella mia vita. In questi giorni la gran parte della mia giornata la trascorro on line, conversando con il nostro team e lavorando sui nostri progetti. Non c’è equilibrio tra la mia vita nella natura e quella digitale e capisco che alcuni attacchi di panico arrivano proprio da questo.

Il mattino ho la mia solita routine, yoga dei sette riti tibetani, meditazione, lettura e scrittura ma questo non mi basta più: le mie sane abitudini non sono più necessarie per contenere il processo creativo che sta per nascere. Il mondo digitale proprio non mi sta aiutando in questo periodo. Nonostante le mie conoscenze spirituali ed alimentari, sono sempre al di fuori di me stesso, non sono consapevole del tutto di quello che accade dentro di me, costantemente in attesa dell’ennesima notifica che mi cambi la vita. Giorno dopo giorno, inizio a percepire che il mio approccio al lavoro, così appassionato, a volte diventa anche ossessivo e non mi sta facendo bene. Allo stesso tempo voglio terminare le mie deleghe lavorative per potermi poi godere quindici giorni nella natura, quindi non posso darmi molte pause.

Le mie notti sono diventate insonni, il mio stress si alza a livelli che inizio a non sopportare. Non ricordo da quando non mi prendo due settimane solo per me. Per fortuna il mio amico e collega Jacopo insieme ad alcuni nostri collaboratori inizia a capirmi e a supportarmi in questa mia scelta. Proprio in questi giorni termino il lavoro di delega e assumiamo due collaboratori part time che iniziano ad aiutarci nel lavoro che io non riesco più a seguire, soprattutto il social media marketing. 

Arriva il 29 febbraio, il giorno del nostro volo. Decido così di acquistare una bella tenda, un’amaca e di portarmi con me un diario. Avviso tutti i miei amici della Valle Sacra e ci prepariamo per partire. Zaino in spalla partiamo verso l’aeroporto di Cuzco. Nei giorni di preparazione alla nostra partenza verso Panama, abbiamo ricevuto notizie dall’Italia, dove sembra ci sia un primo caso di persona affetta da coronavirus. Chiamo mia madre e sento che la situazione è comunque sotto controllo, la sento tranquilla e sembra che quella persona influenzata dal virus in Nord Italia sia stata isolata. Le comunico della mia attuale partenza per Panama. Chiaramente all’inizio, come tutte le mamme, non è felice che il figlio sia in giro per il mondo in questo momento, ma le faccio capire che la decisione che ho preso è qualcosa che viene da una mia profonda riflessione, lei comprende e mi dà la sua benedizione.

La benedizione della propria madre fa sempre un buon effetto. In questo momento sento che le mie radici fanno pace con le mie ali, mi sento leggero, felice, sono pronto a partire con la gioia nel cuore. 

Sono sicuro: questa esperienza che mi sta aspettando è proprio quello di cui ho bisogno ora. 

Ora che - dopo aver letto l’intero libro - hai anche scoperto come ho deciso di partire per Panama e vivere una delle esperienze più significative nella mia vita, ti invito a fare un esercizio che ha la potenzialità di cambiare in meglio anche te la tua esistenza. Inizia a scrivere su un diario (se non lo hai fatto) le ispirazioni che hai ricevuto durante la lettura del libro e confrontale con le riflessioni che probabilmente hai fatto durante la tua quarantena. L’esperienza che tutti noi abbiamo fatto in quarantena, se le diamo la giusta importanza e non facciamo finta di niente, ci sta per aprire ad una nuova visione dell’umanità e ci permetterà di intraprendere dei piccoli cambiamenti, che tra qualche decina di anni diventeranno cambiamenti epocali. Ti senti pronto a fare questi cambiamenti che anche tu hai avvertito durante la tua quarantena? Scrivili sul tuo diario e se vuoi, pubblicali! Se ti piace l’idea, scrivi un libro anche tu con il titolo: La Mia Quarantena… Completa il titolo su che tipo di quarantena hai vissuto e racconta le tue ispirazioni al mondo come ho fatto io. Saranno di grande aiuto e ti serviranno a non dimenticare quello che tutti noi abbiamo vissuto. Non dare per scontato questo ultimo esercizio, fallo! Se non vuoi pubblicare un libro, raccontalo sui social media e scrivi questo hashtag #lamiaquarantenanellagiungla per fare in modo che sia io, sia tutte le persone che hanno letto questo libro, possano leggere le ispirazioni di tutti. 

Buona Ispirazione, facciamo nascere insieme questa nuova Umanità.