Huasao è un pueblo, un villaggio a circa un’ora a sud di Cuzco.
Grazie alle indicazioni di Simona Tabanelli mia zia, “ex medico e sciamana” e di Celso Bambi “esperto di cultura e spiritualità andina, amico dello scrittore H.H.Mamani, siamo andati alla ricerca di Don Martin, curandero genero di Don Benito Quoriwaman, insegnante e maestro da antiche generazioni della tradizione Andina, maestro a sua volta di Don Juan Nunez del Prado.
Il colectivo, il nome dato dai peruviani al Bus in queste zone, ci ha portato nelle strade assolate e polverose di questa cittadina.
Sono già stato due volte qui, e Don Martin era sempre assente. < Che sia la volta buona! > penso. Don Martin viene chiamato in tutta le regione per svolgere cerimonie, offrire Pagos alla Tierra (offerte alla Madre Terra), utilizzare erbe contro malanni e fare letture delle foglie di coca. Ha ereditato queste conoscenze da un lignaggio molto antico, ed è molto rispettato e stimato sia in tutto il Perù che all’estero.
Busso al cancello di ferro della sua casa…tante persone stanno aspettando sedute nel patio, tutti peruviani. Come dal dottore. Io e Lorenzo gli unici stranieri, ci guardiamo e il nostro sguardo dice, < si, e’ come da noi quando si va dal medico > e iniziamo a parlare tra di noi in italiano. Veniamo subito richiamati al silenzio da un signore in religiosa attesa. Durante le consultazioni è richiesta la più assoluta concentrazione.
Ci sediamo su una panchina, osservando i due pappagalli verdi che si arrampicano sul ramo sopra di noi, e le facce delle persone sedute nei banchi in attesa. Un ragazzo con una valigia con uno sguardo nervoso e preoccupato. Chissà se sarà venuto qui per una storia d’amore, o per chiedere una guarigione per un suo parente o per se stesso. Poi una famiglia intera. Un uomo e una donna, hanno il sorriso timido dei campesinos, dei contadini dalle facce bruciate dal sole delle Ande.
Cosa accomuna tutte queste persone?
E cosa accomuna me e Lorenzo a queste persone?
Tante domande iniziano a nascere dentro di me.
- La curiosità, l’amore per questa cultura e queste tradizioni, la nostra ricerca spirituale?
- In che modo questi popoli hanno alimentato il Sacro, e lo hanno portato nelle loro vite, creando benedizioni e bellezza per loro stessi e per le generazioni future?
Mi compaiono le immagini del Macchu Picchu, del Tempio della Luna a Cuzco, di Saksayhuaman, di Pisac e Ollantaytambo. Tutti luoghi in cui il mio cuore è rimasto sospeso, si è riempito di mistero e grandezza, dove ha sostato permettandovi di tornarvi.
Così tante tracce lasciate ai posteri della connessione con il Divino, espresse nel rapporto con la Natura, con l’Architettura, con i Rituali che si ripetono uguali da millenni. Mentre faccio questi pensieri, un uomo dall’aspetto forte, la parlata veloce e il sorriso a metà ci dice di entrare.
E’ il nostro turno e quest’uomo e’ Don Martin!
Entriamo in questa stanza scura, illuminata da una candela e da una lampada sul soffitto. Sulla parete un enorme condor imbalsamato, sul tavolo la tovaglia rituale e le foglie di coca. Per trenta minuti in quella stanza sono avvenute grandi benedizioni e purificazioni, alcune di queste molto personali, e di cui qui e’ meglio non parlare.
Don Martin ci racconta anche alcuni rituali che compie nelle Montagne, utilizzando delle Piante sacre in un rituale che risale alla Notte dei tempi.
Io penso a quanto siamo fortunati ad avere salve queste conoscenze e di come alcuni amici, come Lesley siano riusciti a fare un lungo apprendistato con i Maestri andini e portino in Europa e in Italia alcune di queste antichissime forme di lavoro sull’inconscio, sulla psiche, sull’ “alma” direbbero qui.
La mia domanda su come portare cio’ che sto imparando qui ai miei fratelli, ai miei amici e alle persone a cui voglio bene inizia ad avere una risposta. Ora ci aspettano, insieme a 9 bellissime persone e neo esploratori: il Machu Pichu, Il Tempio della Luna, Saksayhuaman, Ollantaytambo e il mio cuore puo’ tornare li’ dove tutto e’ iniziato. Ma so anche che tutto questo verra’ svelato anche a chi non e’ con me in questo Viaggio. Il Primo Settembre Lesley sara’ di nuovo insieme a noi, in Italia, per darci nuove conoscenze e per insegnarci che siamo noi a dover diventare i Maestri di noi stessi. Ora ne abbiamo tutti i mezzi, mi dico, mentre cammino nella strada polverosa e assolata che ci conduce al colectivo verso Cuzco.
Ciao Jacopo, mi sono transportata lì in Perù con il tuo racconto…
Allora Lesley viene a settembre?
Un abbraccio.