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Namastè Ji,
non ho mai scritto un articolo, men che meno un articolo su un argomento così ampio e mistico, la meditazione Vedica e i Mantra.

Nell’ultimo periodo mi trovo a fare cose che dicevo che non avrei mai fatto e questo mi fa sorridere, perché non mi sono mai sentita così centrata e nel flusso.

Come tanti, ho sviluppato una leggera mania di controllo e perfezionismo, intorno ai 14 anni la sera preparavo la lista di cose da fare il giorno dopo, scandita alla mezz’ora.

Un anno fa ho lasciato tutto quello che definiva “Allegra” (è il mio nome) e sono partita per un viaggio di ricerca spirituale che è cominciato a Rishikesh India e che credo non finirà mai.

Il viaggio non è andato come programmato: volevo visitare 6 paesi, e ne ho visitati 3; volevo imparare Permacultura in una comunità in Australia, sono tornata in Italia per sistemare errori passati; volevo percorrere il Dolpo, ho fatto 2 settimane di autoisolamento a Bali, volevo tornare a Sattva per studiare la Bhagavad Gita e continuare nella mia formazione di insegnante, e ora sono in quarantena in Italia e forse tornerò a camminare nella feroce India a settembre.

Mi sento benissimo, altre possibilità si sono presentate davanti a me, possibilità di evoluzione e espressione, l’abbondanza è in ogni cosa che mi circonda e il mio viaggio mistico continua anche stando fisicamente ferma nella casa della mia incredibile mamma nel cuore della Franciacorta.

Questa capacità di stare nel presente, di guardare a quello che ho invece di fissarmi su quello che mi manca, questa fiducia nel processo, nel sistema e questa bellezza che vedo in ogni cosa intorno a me la devo al mio Maestro Anand Mehrotra, alla sua saggezza Vedica, alla sua meravigliosa pratica, Sattva yoga – yoga Vedico Himalayano, e al suo incondizionato sorriso che mi riempie il cuore.

Grazie GuruJi, con immensa devozione.

Colonna sonora dell’articolo direttamente dai piedi dell’Himalaya da Sattva yoga, la mia seconda casa. Lokah Samastah Sukino Bahavantu

La meditazione trascendentale e i Mantra

La meditazione Vedica comprende due principali pratiche:

Japa o comunemente chiamata meditazione Vedica e la meditazione trascendentale.

Nella Japa viene ripetuto un Mantra 108 volte, usando la mala (corona di 108 grani) o le dita per contare le ripetizioni.

Nella meditazione trascendentale si ripete il mantra senza contare e di solito si usano i Bija (seme) mantra, i suoni primordiali delle vibrazioni.

Nella meditazione Vedica (che sia Japa o meditazione trascendentale) viene quindi utilizzato il Mantra per condurre ad un profondo stato di quiete fino al campo del Silenzio.

Una pratica consistente dona grandi benefici al corpo e alla mente di chi pratica.

Entrare in questo stato di quiete e stabilità comporta diversi benefici:

  • porta calma e equilibrio al sistema nervoso,
  • regola le concentrazioni ormonali,
  • rafforza il sistema immunitario,
  • rallenta le onde celebrali,
  • permette al nostro sistema di trovare lo spazio per attivare processi di cura,
  • porta chiarezza e leggerezza mentale(effetti particolarmente utili per una società ego-iperattiva come quella in cui viviamo), migliora il sonno e aumenta le capacità cognitive e creative

È nell’esperienza della meditazione Vedica che essa stessa raggiunge la sua massima espressione, diventando uno degli strumenti più potenti di evoluzione, espansione e trasformazione dell’essere.
La meditazione vedica permette di accedere a mistici stati di coscienza, ad uno stato naturale di vuoto, di pura consapevolezza, chiamato stato di trascendenza.

Il sistema inizia ad auto regolarsi, la mente accede al subconscio e la coscienza si apre e trascende i sensi, la mente e i suoi condizionamenti.

Negli anni ’70 questo stato venne riconosciuto da alcuni medici americani come uno stato particolare di coscienza distinguibile dai noti stati di veglia, sonno e sogno.

In sanscrito si chiama Samadhi, che significa totale assorbimento, totale unità.

Il profondo Silenzio dove incontri la voce del Cosmo, dove tutto ha origine e si riunisce.

“Samadhi is unity, is love. That is what love is. We find points of unification, how we are connected, how we are similar, how you see me, and how I see you, and I start seeing myself in you, and you start to seeing yourself in me. And there is the birth of Love.”  (Anand Mehrotra)

Per raggiungere questo stato è necessario portare l’attenzione e i sensi all’interno; le onde celebrali rallentano e la consapevolezza viene ancorata ad un focus specifico.

Nel caso della meditazione Vedica il focus è il Mantra.

I Mantra sono una delle mie medicine preferite!
I Mantra sono un altro potentissimo strumento dello Yoga Vedico capaci di riequilibrare in breve l’energia di chi li canta e/o li riceve.

“Man” significa cuore, “Tra” significa espansione e liberazione, Mantra significa interagire con l’espansione energetica del cuore, del campo magnetico del cuore.

Il cuore emette un campo magnetico (vibrazioni) che porta dentro di sé specifiche informazioni decodificabili.
I telefoni e le radio trasportano informazioni grazie ai loro campi magnetici: trasmettono uno specifico schema dell’onda in base all’informazione che stanno emettendo.
Il campo magnetico del cuore funziona allo stesso modo. Ogni emozione, sensazione è riconducibile a uno specifico schema dell’onda, ad una specifica vibrazione. Siamo immersi in campi energetici, vibrazioni che leggiamo e rielaboriamo continuamente.

Tutto è vibrazione, è energia.

I Mantra sono quindi specifiche vibrazioni decodificabili che il nostro cuore produce e elabora.
Arrivano fino nel profondo della nostra coscienza, trasformando il nostro subconscio e la nostra energia. I Mantra praticati con consistenza ci permettono di fare nostre, incorporare, specifiche vibrazioni, qualità e attitudini.

Un aspetto importante dei Mantra è l’attitudine con la quale li cantiamo. È importante cantare i mantra dal cuore con devozione.

L’attitudine di devozione come quella di gratitudine e amore è in grado di portare il cuore in coerenza cardiaca equilibrando e rafforzando il campo magnetico prodotto.Quando cantiamo i mantra dal cuore usiamo la sua energia per creare espansione e liberazione.

Nella meditazione Vedica il Mantra è il focus su cui la coscienza si perde e si espande. Quando la coscienza si unisce al mantra, lì si aprono le porte verso il Samadhi.

E li in quel vuoto c’è tutto. Sei a casa. È come ritrovarsi avvolto nell’abbraccio saggio di nostra Madre. Nell’incondizionato abbraccio materno tutto si placa e acquisisce senso. Tutto diventa chiaro e perde di importanza e li c’è solo un profondo stato di quiete mosso da puro e feroce amore. E li non c’è io né noi, c’è l’infinita, vuota, pulsazione creativa.

La tradizione Vedica

I Veda sono un’antichissima collezione di testi di natura filosofico, scientifica. Originari dell’India vengono collocati intorno al 2000 avanti Cristo dalla tradizione occidentale, ma secondo la tradizione Indiana compaiono già intorno al 6000 avanti Cristo. “Veda” significa “conoscenza”.

Una libreria di saggezza scritta dalla collaborazione di diversi autori che esplora le diverse sfaccettature della realtà.
Partendo dalla fatidica domanda: “Io chi sono?”, attraversando poi il senso della realtà, dell’esistenza e il significato della vita.

Da questa ricerca nasce lo Yoga Vedico che non è altro che la pratica di questa conoscenza.

I Veda analizzano come affinare sempre di più il valore della vita, muovendosi verso la saggezza interiore, la realizzazione del sé e l’unità tra la nostra vera natura e tutto il resto.

Seguono poi diversi poemi epici tra cui il meraviglioso testo della Bhagavad Gita, dialogo tra il Dio Krishna e il guerriero Arjuna sul campo di battaglia.

“Quindi con la spada della conoscenza, recidi questo dubbio che ti siede nel cuore, nato dall’ignoranza. Raggiungi con lo yoga l’unità dell’armonia e sorgi, o Arjuna!”

Tutto ciò che ci circonda non è altro che differenti manifestazioni della stessa realtà ultima.
Dentro di noi scorre la linfa, l’energia che dà forma e trasforma ogni cosa.È tutto interconnesso ed è parte di un equilibrio.

Senza questo equilibrio duale nulla potrebbe esistere ed esprimersi.

È un sottile alchemico equilibrio degli elementi che intelligentemente si combina in forme e colori diversi e nell’uomo trova la sua espressione più complessa capace di auto contemplarsi, non è magnifico?

/ Se vuoi sapere di più sulla tradizione Vedica yogica, il Kriya yoga, la meditazione  e i Mantra, scrivimi qui nei commenti e fai il primo passo verso il tuo vero invincibile Sé/