fbpx

NOVITÀ: Sta nascendo il nuovo Libro “Perù Visionario”!

 

Durante il Giro degli Ecovillaggi, abbiamo incontrato anche la realtà dell’Organic Farm, chiamata “Le Porte del Paradiso” a due passi da Assisi, fondata dai coniugi: Federica Zamprogna e Nicolò Santambrogio.   

Le Porte del Paradiso ad Assisi: l’intervista ai fondatori 

Nicolò – Federica – Dorotea Luce

Fino a quattro anni fa vivevamo una vita dove pensavamo non ci mancasse nulla: villa di proprietà, bella macchina, lavoro di ufficio… Non ci potevamo neanche minimamente immaginare tutto quello che avremmo realizzato ora qui. 

Ad un certo punto nella nostra vita è accaduto un cambiamento radicale, ci siamo aperti ad un’altra possibilità e visione della vita, ci siamo fatti molte domande e ci siamo accorti che tutto quello che eravamo ci sembrava solo una grande illusione. 

Ci siamo chiesti:

Io chi sono? Cosa siamo venuti a fare su questa Terra?

La modalità di vita precedente non ci dava molti spazi di interiorità, per curare il nostro essere, così abbiamo iniziato a chiederci dove poter andare, cosa fare… Pensavamo prima di andare ad Ibiza o in Costarica, due mete ambite per “cambiare”, poi Assisi ci ha chiamato. 

Abbiamo conosciuto Jacopo Gasparri delle Canapaie – un’altra realtà agricola di coetanei che desiderano un mondo migliore – grazie ai social media, in particolare Facebook dove abbiamo creato il gruppo Eventi Olistici Umbria e Marche, unendo persone che condividono una vita olistica e a cui mancava una rete di diffusione. 

Quando siamo arrivati qui nel 2016 questo luogo era tutt’altro di quello che vedete ora.

veduta dall’alto del 2017 durante l’inverno

All’inizio volevamo solo fare un centro di accoglienza spirituale e di ritiri olistici, non a caso infatti questa casa ci chiamava, i proprietari precedenti, una coppia di Americani, noti ad Assisi, organizzavano da anni ritiri olistici del silenzio, con preghiera e meditazione. 

Non ci interessava da subito l’agricoltura come obiettivo, poi acquistando la casa ci siamo ritrovati con 15 ettari (ad oggi sono 23) di terre biologiche da oltre 10 anni e abbiamo iniziato a mettere in pratica l’agricoltura biologica e soprattutto naturale, nonostante non avessimo alcuna esperienza, grazie alla nostra Agronoma e meravigliosa donna Esperanza Sans. Questo impegno agricolo si sposava perfettamente con la nostra particolare attenzione per un’alimentazione naturale, siamo stati vegetariani, ora siamo onnivori, per motivi di salute, con moderazione e rispetto per il consumo e la modalità di realizzazione dei cibi e ascoltando le esigenze del nostro corpo. Acquistiamo sempre con riguardo per l’etica e servendoci di cibo locale, evitando il più possibile i supermercati, dove acquistiamo le pochissime cose che non troviamo nell’orto e nelle realtà agricole e piccole botteghe locali. 

foto con drone delle Porte del Paradiso

Non abbiamo fatto un progetto agricolo iniziale – anche perché contemporaneamente alla nascita dell’azienda agricola abbiamo seguito i lavori di edilizia, vissuto un lutto importante e la nascita della nostra meravigliosa bambina – ma abbiamo pensato ad una coerenza ecologica tra le terre e i nostri desideri, e i progetti sono nati naturalmente uno dopo l’altro. Abbiamo seminato solo semi biologici e non ibridi di Farro dicocco, Grano Duro siciliano, Ceci bianchi e Ceci neri, che ci hanno dato molta soddisfazione, poi un frutteto di 200 varietà antiche e rare, un impianto di 90 Olivi e questo inverno 250 piantine di piccoli frutti. 

Abbiamo realizzato quindi il nostro marchio dei prodotti: “Le Porte del Paradiso”, portando i nostri prodotti in piccoli negozi biologici anche fuori dall’Umbria. Stiamo facendo un cammino e di anno in anno, impariamo cose nuove e nuove modalità. Dall’azienda agricola, siamo diventati anche un agriturismo, che ancora non abbiamo aperto e ci piacerebbe condividere questa realtà. 

Abbiamo una bambina di quasi 3 anni che ha bisogno socialità e contatti, non vogliamo fare gli eremiti, e qui possono arrivare altre famiglie che possono vivere nei casali e terre dei dintorni.

Spaghetti di Farro Dicocco delle Porte del Paradiso

La nostra visione è andare verso la direzione di una sorta di “eco villaggio” diffuso, una rete sociale rurale, riuscendo a condividere i nostri sforzi, perché lo sentiamo proprio come necessità e perché noi stessi non viviamo qui tutto l’anno e vorremmo che queste terre fossero curate anche in nostra assenza. È necessario un cerchio di accoglienza e cura, ci piacerebbe che nostra figlia possa crescere in una tribù consapevole ed in evoluzione della mente, qui ed in altri luoghi. L’essere umano è tribale, abbiamo la necessità di confrontarci con gli altri, smussare il nostro Ego, farci piccoli e grandi allo stesso tempo. Il tempo della vita é prezioso, va usato bene. 

Non è stato facile realizzare tutto questo, anzi è stato durissimo, ci ha portato nei nostri abissi interiori, a vedere le nostre paure, limiti, egoismi, ma lo rifaremmo ancora, più e più volte. Essere sempre immersi nella natura ti mette alla prova mentalmente e fisicamente, un piccolo esempio, qui ad Assisi a volte c’è molto vento, un vento molto forte che solleva foglie, rami, alberi, ma anche sentimenti e paure. 

Ora mi (Federica) sento un’altra persona, sto imparando a riconoscere chi sono, c’è una maggiore consapevolezza di cosa mi fa stare bene e cosa fa stare bene gli altri intorno a me. Mentre l’altra me, era un’automa in preda agli schemi e disordini mentali acquisiti, che seguiva gli input che arrivavano da fuori per soddisfare bisogni effimeri. Ora invece quello che esprimo fuori, viene da dentro, dal mio vero essere e continuo su questo cammino di evoluzione interiore. Penso che durerà tutta la mia vita.

Federica, fotografata da Elena Simeonato

Come mai avete deciso Assisi?

Dopo aver visitato alcuni luoghi all’estero, abbiamo deciso di tornare in Italia, ci siamo detti: proviamo a smettere di “scappare”. All’inizio ci attirava la Toscana, ma in Toscana ci proponevano sempre l’Umbria, perché meno conosciuta. In quel periodo il nostro caro amico Mario Thanavaro – maestro spirituale con cui abbiamo fatto un ritiro di Meditazione Vipassana – ci suggerì l’esistenza di questa casa inviandoci una email. Quando  aprimmo quella mail, la prima cosa che ci dicemmo fu: “No Assisi no”. Nel frattempo molte agenzie ci proponevano questa stessa casa, e per curiosità siamo venuti a visitarla senza alcuna intenzione di acquisto. 

La prima volta che siamo arrivati qui, c’è stato come un innamoramento, una sorta di folgorazione e ci siamo venuti a vivere per una settimana e dopo sei mesi l’abbiamo comprata. Non eravamo mai stati ad Assisi prima, ma da subito abbiamo sentito una fortissima energia catartica, anche se allo stesso tempo abbiamo scoperto negli anni una vecchia mentalità patriarcale che si scontra molto con la vita olistica. 

I primi giorni di vita qui ci sentivamo trattati benissimo con molta accoglienza, non sentivamo la tipica freddezza del Nord, una sensazione di grande gentilezza e disponibilità dalle persone locali. 

Tutto quello che abbiamo vissuto qui ci ha fatto capire la necessità di condividere questa vita, di dedicarsi anche agli altri, magari non solo con qualcuno che si stabilisca in maniera fissa, ma anche con delle persone che vogliono fare un’esperienza sia breve che di due o tre mesi ad esempio. Perché vivere in campagna sembra un sogno idilliaco, ma è un passo importante, bellissimo e duro allo stesso tempo, invece se hai la possibilità di provare, è molto meglio. Così capisci se puoi sostenere tanta bellezza e tanta fatica insieme. 

Forse se siamo qui é anche perché abbiamo fatto tempo fa un’esperienza di viaggio in India e questo ci ha cambiato molto, anche in un tempo breve. Qui in Italia è importante proporre delle iniziative di laboratori o vita in comunità anche più a lungo termine, ritornare alla lentezza, alla Natura con maggiore consapevolezza, non come fuga, ma come un ritorno dopo un lunghissimo viaggio dove porti con te tutte le tue esperienze e le metti a disposizione. 

foto della sala olistica by Elena Simeonato

Che tipo di ospiti potrebbero venire qui, secondo te?

Secondo me, possono essere ospiti misti, tra chi fa smartworking, chi vuole essere parte di una piccola comunità olistica, chi decide di essere di aiuto nei lavori di campo o chi partecipa a lavori di crescita interiore… Non siamo rigidi in questa tipologia di offerta, ci teniamo aperti alle persone che potrebbero venire in maniera libera, modellando la nostra offerta di ospitalità in accordo con le nostre esigenze e quelle dell’ospite. Abbiamo una possibilità massima di venti posti letto, però partiremo con massimo dodici. Abbiamo un appartamento indipendente con cucina ed altre camere in cui possiamo ospitare. Proprio per questo tipo di accoglienza, abbiamo realizzato una splendida sala per attività, prima di fare la piscina o un bio lago. Qui si viene non solo per un piacere passeggero privo di contenuti. 

veduta dagli ulivi autunno 2020

“Le Porte del Paradiso” sono all’interno della rete dei Laboratori di Comunità, presto vi aggiorneremo sulle loro prossime proposte.