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Quyllurit’i traducibile in “neve bianca brillante” è un festival religioso sincretico che si tiene ogni anno nella Valle di Sinakara, vicino a Cusco, in Perù. Gli indigeni locali delle Ande celebrano questo pellegrinaggio da centinaia, se non migliaia di anni. Quyllurit’i è stato iscritto nel 2011 nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

Durante l’alba del terzo giorno del pellegrinaggio , gli indigeni ukuku salgono sui ghiacciai del Qullqipunku per recuperare le croci poste in cima. Alcuni ukuku trascorrono la notte sul ghiacciaio per combattere gli spiriti. Inoltre, tagliano e riportano indietro blocchi di ghiaccio, che si ritiene abbiano qualità medicinali sacre. 

Una scena dello spettacolo mirror mirror diretto da Giovanni Morassutti all’Oasi WWF Dune degli Alberoni

I cambiamenti climatici in corso minacciano questa pratica che sta scomparendo a causa dell’aumento delle temperature e dello scioglimento dei ghiacci. In Climate Change Theatre Action, il festival internazionale di brevi opere teatrali sulla crisi climatica che riunisce le comunità artistiche di tutto il mondo invitandole ad intraprendere azioni a livello locale e globale a favore del clima, l’attore e regista Giovanni Morassutti referente italiano dell’iniziativa ha voluto omaggiare Quyllurit’i nella performance presentata a Venezia ed ispirata al testo mirror mirror scritto dalla drammaturga cilena Camila Le-Bert.

Durante la performance Lianet Camara ricercatrice originaria delle Ande ha recitato, in  lingua quechua, la frase “Grande Madre Acqua,  Prendi in dono questa stella di ghiaccio” portando in mano del ghiaccio da donare all’acqua come a voler curare il mare. La performance ha visto la partecipazione anche della Brigata Red Rebel che con i suoi  costumi e bandiere ricorda in qualche modo le cerimonie sacre e le tradizioni culturali di Quyllurit’i. Al termine dello spettacolo gli attori assieme al pubblico si sono infine diretti verso il mare per omaggiare la sua bellezza come simbolo di ritorno alla natura.

Gli Ukuku portatori di ghiaccio durante il pellegrinaggio di Quyllurit’i. Foto da Tripadvisor

Brigata Red Rebel durante Climate Change Theatre Action 2023. Foto di Luca Immesi 

La manifestazione ideata da Morassutti ha visto il coinvolgimento di oltre una trentina di artisti e ricercatori, provenienti dalla ricerca scientifica, la musica, l’ attivismo e anche il mondo delle aziende tra i quali l’art designer friulano Massimo Clemente, l’esperto di cambiamenti climatici Paolo Faiola, la giovane artista Letizia Artioli fondatrice di Venice Climate Change Pavillion, il Distretto Veneziano di Ricerca e Innovazione, Emotion for Change, Shylock Centro Teatrale Universitario, Warren Cairns ricercatore del CNR, AQA, unica azienda Veneziana di noleggio barche 100% elettriche tra gli sponsor tecnici dell’iniziativa, Bortoli Assicurazioni, Generali Agenzia di San Marco, il Comune di Venezia e l’azienda IGreen gadgets che ha messo a disposizione dei posaceneri portatili  per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di non gettare mozziconi di sigaretta sulla spiaggia. La manifestazione ha inoltre creato un dialogo tra WWF e Extinction Rebellion grazie alla partecipazione di esponenti di entrambi i movimenti all’interno dello spettacolo in veste di corifei. A resoconto dell’iniziativa è stato realizzato un cortometraggio documentario ispirato alla massima di Octavia Butler : “Tutte le cose buone devono iniziare”