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Quando sentiamo parlare di Dolomiti l’immaginario comune ci porta a pensare o ad immense distese di neve riordinate in piste da sci d’inverno o a prati, crode* con sentieri che si inerpicano sulle alte guglie che solo alpinisti esperti possono affrontare. Al turista classico possono venire in mente i rifugi e i piatti tipici che si trovano in questi rifugi, le malghe con le vacche e le pecore, dove ancora si riesce ad assaggiare il buon latte appena munto e i formaggi freschi degli alpeggi ad alta quota.

*termine locale per definire le “rocce appuntite”

Ma le Dolomiti sono “solo” questo? Sono “solo” ciò che l’uomo è riuscito a fare e conquistare di questo paesaggio? O sono anche altro loro stesse?

Ci sono dei luoghi in mezzo le Dolomiti che raccontano fra le loro rocce storie antiche, luoghi dove la Natura ha ripreso il suo posto e ha espresso la sua forza e la sua bellezza proprio in mezzo a queste montagne.

Ed è così che vorrei raccontarvi questi luoghi qui in questo articolo e qui fra queste montagne quando verrete a trovarmi nel viaggio mistico Dolomiti Visionarie.

Io abito in un villaggio un po’sperduto, fra il monte Civetta e la rinomata Regina delle Dolomiti “la Marmolada”.

Qui il tempo scorre più in sintonia con i ritmi della Natura, finalmente…dico finalmente perché prima anche io sono cresciuta in un ambiente cittadino, intriso di traffico e orari folli…e poi mi sono accorta che era veramente follia, follia pura ma non buona. Rifuggivo da quei luoghi non appena potevo per immergermi nella Natura.

Ed è la Natura che mi ha permesso di ricontattare l’autenticità che c’è in me, chi sono io, e dove voglio andare, che scelte voglio fare.

Mi sono fermata, fermata qui davanti a questo immenso panorama di montagne che ti lascia senza respiro, proprio come nella foto qui sopra.

Un senso di pace e di appartenenza al tutto mi ha avvolto: è così che mi fa sentire, quando trascorro il mio tempo immersa in queste montagne chiamate Dolomiti.

Voi direte: beh sempre montagne sono, che siano le Dolomiti, le Alpi, gli Appennini, i Carpazi, le Ande, le Rocky Montains…che avranno mai di speciale?

Credo che ogni luogo sia speciale…ogni luogo immerso nella Natura ti permette di aprire un ponte verso l’Universo intero, un ponte arcobaleno, un ponte di mille colori che apre il cuore all’amore.

Possono sembrare parole un po’ naif, un po’ figlie dei fiori, ma la sensazione è proprio questa: di infinita bellezza. Un’infinita bellezza che con la sua semplicità ti apre il cuore e ti sveste di tutto ciò che di superfluo ha rivestito il tuo corpo, la tua anima.

Questa è la sensazione che ho avuto e che ho tuttora mentre cammino fra queste montagne. Montagne che nella loro vita sono state un fondale marino, una scogliera, un’isola, vulcani sommersi, calpestate da Dinosauri, corrugate da terremoti inimmaginabili…e ora giacciono qui, all’apparenza silenziose, mentre noi umani, formiche avventurose ci arrampichiamo sulle loro cime, scoviamo i luoghi più nascosti, scaviamo gallerie che le attraversano ma forse troppo poco ci sediamo fra le loro antiche membra e ascoltiamo…ti sei mai seduto ad ascoltare il suono delle montagne? Di che ti parlano? Che ti raccontano?

Ogni montagna, ogni luogo nella Natura sussurra e narra qualcosa alla tua anima: siediti e ascolta…ascolta il tuo respiro…respira…ascolta il respiro dell’albero su cui si appoggia la tua schiena…ascolta…respira…ascolta il brusio fra i rami…accogli le percezioni di ogni tuo senso e lasciati guidare da loro…respira…ascolta…ascolta la roccia su cui ti sei seduto che informazioni porta…ascolta…respira…

Questo è vivere la Natura, ed è per questo che ogni ambiente montano o marino, paludoso o della steppa, racconta una storia speciale che ricollega la tua anima al tutto.

E qui nelle Dolomiti angolo di Natura unico al mondo si racconta una storia che la tua anima aspetta di svelare. Io la mia storia la sto ancora ascoltando, parlo con abeti, larici e pini, osservo il volteggiare della coppia di poiane che abita i boschi difronte casa, indago i fiori che sbocciano e traduco le loro mille lingue di mille colori. Non mi interessa più l’incedere incalzante di un’agenda piena di appuntamenti, non mi interessa più cosa ti induce a vivere la società che ci circonda…c’è ben altro, c’è molto altro che è celato ai nostri occhi e che luoghi come questo possono svelare.

Le Dolomiti hanno rocce pressoché moderne per la storia geologica, ma sono così particolari che cambiano colore durante il giorno, durante l’anno, in base alla pioggia e al sole. Nascondono volti, nascondono leggende che chi ha vissuto questi luoghi spesso considerati ostili per la vita umana, sa raccontare per le mille avventure che si vivono in questi borghi e in queste valli. C’è la leggenda di Re Laurino che riempì di rose queste montagne per non far piangere di nostalgia la sua principessa…c’è la principessa della Luna che ha dato il colore argenteo a queste rocce…ci sono draghi che abitano i laghi…ci sono folletti dispettosi che custodiscono i segreti per lavorare il latte e guai a te se incontri le loro orme, potresti perderti nel bosco e non tornare più a casa…

Le Dolomiti non sono solo scalate di grandi alpinisti, palestre di roccia, cime da conquistare, ghiacciai da attraversare…

sono vita, sono pietre, sono piante, sono animali, sono una fusione di sali e scendi che affaticano le gambe ma scaldano il cuore e svuotano la testa.

Ti aspetto per vivere insieme questa esperienza unica, con la mia guida ed insieme ad Alessandra ci riconnetteremo all’anima mundi fra queste montagne.

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