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Intervista a Shaveh fondatore insieme a Daniela di Mathriaka

Cos è Mathriaka ? 

Mathriaka è un ente non commerciale riconosciuto a fini assistenziali.

E’ un termine che nasce dall’unione creativa di due parole MOTHER, madre  e AKA  (acronimo Also Know As alias, pseudonimo) , come una Madre. Sii fa riferimento al termine matriarcato, quindi vuole essere una grande madre come una nonna che si prende cura dei più piccoli e dei più indifesi. 

Oggi abbiamo la possibilità di analizzare nella nostra lingua alcune tra le più interessanti esperienze di matriarcato che sono sopravvissute fino ai nostri tempi e che forniscono degli spunti di estremo interesse per conoscere una linea di evoluzione, durata centinaia di anni e ancora in atto, di società complesse dove il ruolo delle donne è completamente diverso da quello attuale specie nel mondo occidentale e offre una molteplicità di suggestioni per delle società alternative a quelle di oggi, ancora fortemente caratterizzate da meccanismi di sottomissione e sfruttamento delle donne gestiti dagli uomini, sia attraverso i sistemi economici e sociali in vigore sia, in moltissimi casi, attraverso forme di violenza estrema.

Il piacere di scoprire le dinamiche e i valori delle singole culture esaminate, vediamo quali sono gli aspetti che in generale caratterizzano queste società ben diverse dai processi di dominio patriarcale oggi così diffusi e non ancora messi in discussione.

Una società radicata nella terra

In primo luogo, si tratta di società formate da un insieme di clan o di sistemi familiari allargati, la cui vita si svolge valorizzando al massimo i ruoli femminili, dove la presenza di beni economici appartiene al clan nel suo complesso e dove la tutela dei diritti di tutti gli appartenenti al clan è affidata a una donna anziana, prescelta per la sua saggezza e ritenuta in grado di prevenire e risolvere qualunque tipo di conflitto o di difficoltà che possa turbare la vita degli appartenenti al clan.

Non esistendo quindi le proprietà private di individui e di famiglie né la formazione di nuclei familiari basati su forme di matrimonio rigide, i figli appartengono alla madre che li ha generati e le risorse sono gestite nell’interesse condiviso di tutti. La figura maschile è in genere rappresentata da un fratello della madre, mentre il padre biologico non ha l’importanza che gli è attribuita in regime patriarcale e si occupa dei figli della sorella all’interno del proprio clan.

In un quadro del genere, le relazioni amorose che una donna desidera avere con maschi del proprio o di un altro clan sono possibili (e senza alcun limite di tempo) ma assumono la forma del cosiddetto “matrimonio di visita”, cioè la donna riceve l’uomo prescelto durante la notte ma la mattina all’alba egli deve ritornare al suo clan, dove svolge le sue attività lavorative e di tutela di bambini non da lui generati.

È evidente che uno schema affettivo e relazionale di questo tipo (pur nelle varianti riscontrabili nelle diverse culture matriarcali attuali) può suscitare nel lettore reazioni profonde, però non si può evitare di pensare a tutti gli eventi più drammatici dei rapporti fra i sessi tipici delle nostre società che si possono in tal modo depotenziare o evitare. Niente conflitti di natura economica, i figli non soffrono se i loro genitori si separano o divorziano, la gelosia e la competitività tra maschi si riducono ai minimi termini, per parlare solo degli aspetti essenziali di queste esperienze.

Vengono invece potenziati gli aspetti positivi di una parentela matrilineare (oppure matrifocale o matrilocale a seconda delle forme adottate), e comunque non gerarchica, dove la presenza di una donna caratterizza gli aspetti evolutivi e formativi e le prime esperienze relazionali dei bambini. Un secondo aspetto che in genere caratterizza le culture matriarcali è quello che noi chiamiamo economico.

La proprietà privata individuale non esiste, poiché i redditi o i beni prodotti vengono afferiti al clan e poi ripartiti secondo le diverse esigenze all’interno del clan stesso e dei suoi rapporti con il mondo esterno. L’assistenza in caso di malattie o di età avanzata è in questo modo garantita dal clan in base alle oggettive esigenze e per tutta la durata della vita. Molto diffuso è il meccanismo del dono senza alcun obbligo di reciprocità, mentre in occidente ogni atto di questo genere è stato continuamente trasformato in merci prodotte su grande scala. Invece, quando si analizzano culture matriarcali è sorprendente verificare che in molte di esse una grande parte  delle attività oggi svolte nel mondo del sistema dominante possono  invece essere realizzate con una molteplicità di scambi gratuiti sia all’interno delle comunità che verso il loro esterno.

Quanti regali acquistati possono essere sostituiti con oggetti fatti dalle proprie mani (un disegno, un tessuto, un cibo) oppure un’ora di presenza, o una lezione, un insegnamento musicale o una attività fisica, sottraendoci alla onnipresenza del mercato. L’organizzazione clanica, inoltre, rende più facile ed efficiente l’economia di sussistenza nelle situazioni ambientali e di risorse naturali più difficili, e si rivela preziosa anche per evitare eccessivi sfruttamenti e sprechi nelle situazioni più “ricche”. Le società a base clanica quindi possono oggi essere tenute presenti in tutti i tentativi di realizzare delle comunità locali che salvaguardano i beni di interesse comune (ambientali, artistici, culturali) e che gestiscono in modo sempre più autonomo le attività economiche e sociali a scala locale.

Cosa intendi per Madre Terra ? 

Madre terra è il cuore di tutte le cose perchè noi siamo fatti della sua stessa sostanza. e’ un essere vivente ed ha i suoi diritti.

Qual è l’intenzione di questa reunion? 

L’evento o riunione vuole riunire e portare alla attenzione su queste tematiche. 
Gli anziani indigeni che hanno acquisito conoscenza delle loro vite parlando le loro lingue e difendendo le loro terre, stanno ora cercando di proteggere e trasmettere insegnamenti alle giovani generazioni

Come si sostiene questa iniziativa? 

L’evento si sostiene con la cooperazione di sostenitori , volontari, sponsor, partners,  esseri umani che trovano un equilibrio armonico nella mission: si fa con quello che si ha, ognuno mette quello che può e sul principio karmico “dona e riceverai”, creando un cerchio sommatoria di tanti piccoli cerchi.

Qual è lo scopo benefico di questa iniziativa?

Lo scopo benefico per chi partecipa è la ricongiunzione dell’essere umano con la madre terra: ascolta, impara facendo, gioca e celebra.

 I ricavi dell’evento vengono devoluti in beneficienza all’orfanotrofio Care and Share a Vijayawada in India.

Ci sono 6 ospiti e artisti, persone straordinarie super esperte che si sono messe a disposizione gratuitamente per questo primo evento, primo nel suo genere.

Si partecipa alla Reunion tramite il sito mathriaka.org , la pagina fb e tramite la piattaforma produzionedalbasso.com