Alla scoperta dei Templi e della Natura di un paese ancora incontaminato
Hai mai sentito parlare della Birmania? Oggi il Paese è chiamato Myanmar, per rispettare le decine di etnie che qui dimorano, oltre a quella Burma (o Barma), storicamente predominante.
E’ un paese accoccolato tra il golfo del Bengala e la Thailandia, per anni rimasto fuori dai circuiti internazionali a causa della dittatura militare che ha preso il potere nel 1962.
Oggi, che le maglie del regime si sono allentate, e dal 2015 è iniziata la transizione verso la democrazia, è possibile vivere il viaggio in Myanmar Birmania in grande sicurezza, in un paese che si scopre meraviglioso. E così, noi di CHAKRUNA, abbiamo deciso di farvi una prima esplorazione.
Un nuovo Viaggio mistico in vista? 😉 Andiamo a conoscere il fascino di questa cultura.
Viaggio in Myanmar Birmania: le Tradizioni spirituali

Tutte le foto sono realizzate da Allegra Nember
La maggioranza della popolazione è devota al Buddismo, che ha origini antichissime nella regione. Sono stupefacenti le immagini dei Buddha che ornano i templi, e si vive la devozione e fede delle persone che pregano e meditano nei luoghi sacri.
Il Buddismo che ha fatto breccia qui, si chiama Theravada, che in sanscrito significa “scuola degli anziani”, ed è la scuola più antica tra quelle tuttora esistenti e nate dall’insegnamento di Siddhartha Gautama. Dopo la morte del Buddha, dall’India si diffuse in Sri Lanka, e poi nella zona del Laos, Cambogia, Thailandia, per arrivare infine in Myanmar.
Sono tantissimi i monaci e i laici, nelle grandi città, come Mandalay o Yangon, e nelle campagne, che vivono, attraverso la meditazione, chiamata in lingua pali bhavana, e la pratica quotidiana, l’avanzamento nei quattro stadi del progresso spirituale verso il risveglio:
il Sotapanna, cioè entrare nella corrente, è il primo stadio, proprio di coloro che hanno distrutto i primi 3 lacci e compreso la natura di errore dei 3 veleni: ignoranza, cupidigia e odio, pur non essendone ancora liberi.
Si reincarneranno altre 7 volte, non come animali ma come uomini o Deva; poi c’è il Sakadagami, (traduzione: coloro che tornano una volta), conseguiranno il nirvana dopo un’ultima rinascita nel mondo. Il terzo stadio è l’Anagami, cioè coloro che non ritornano: hanno distrutto i 5 lacci inferiori, che legano al mondo dei sensi e dopo la morte rinasceranno direttamente in uno dei mondi celesti, e conseguiranno il nirvana. L’Arahant, che significa degni di venerazione, o illuminati, sono coloro che hanno raggiunto il quarto stadio: l’illuminazione.
Hanno distrutto i 5 lacci inferiori e i 5 lacci superiori, la brama di avere una ottima vita materiale, immateriale, presunzione, insoddisfazione e ignoranza. Lo stato di Nirvana è uguale a quello conseguito dal Buddha; sono usciti per sempre dal Samsara anche se la loro illuminazione è di un gradino inferiore a quello del Siddharta e non possono essere considerati dei Buddha.
Monte Popa: una tappa singolare nel tuo viaggio in Myanmar Birmania
Un luogo molto affascinante per la sua posizione, tradizioni e racconti è il Monte Popa, venerato dai locali perché sede delle Nat. Le Nat sono gli spiriti guardiani della Natura, e ne esistono 37 nella tradizione della regione e del Buddismo locale: la Nat del Vento, la Nat dell sorgenti, delle piante, degli animali, etc…
I luoghi di culti in cima al monte sacro sono popolati di scimmie, e sono resi molto moderni dalle statue e dalle luci con cui sono stati ornati i luoghi di culto. Le persone locali ci hanno detto che è più facile sentire un collegamento vibrante con la Natura e la spiritualità del luogo nei monasteri circostanti, dove i monaci insegnano le antiche pratiche.
Ma non siamo riusciti ad andarci: pronti per cercarli nella prossima avventura CHAKRUNA?
Bagan: meraviglia delle meraviglie
Sulla riva orientale del fiume Irawaddy, sorge uno dei luoghi di culto e archeologici più impressionanti dell’Asia: Bagan.
Qui in 20 kilometri quadrati sono presenti oltre 4000(!!!) edifici sacri tra templi e stupa.
E’ incredibile vedere insieme così tante opere architettoniche e creazioni dedicati al Divino; è come se tutte le cattedrali europee fossero presenti in un fazzoletto di terra di pochi chilometri.
Ed è bello poterle visitare con un motorino elettrico noleggiato in hotel, con qualche fuori pista da brivido tra il terreno arido e a volte troppo sabbioso. 😀
Bagan è un luogo che non può davvero mancare nel tuo viaggio in Myanmar Birmania.
Alcuni edifici ricordano le ziggurat, altri dei monasteri, altri ancora delle chiese medievali. Furono costruiti quando il re decise di spostare la capitale in questo luogo, e rimase uno splendore fino all’invasione e al saccheggio mongolo guidato da Kubilai Khan, che trafugò molte reliquie religiose.
Questo luogo è un portale:
qui la polvere del tempo si mischia alla scintillante luce del sacro. L’opera impermanente dell’uomo si permea della presenza eterna del Divino. (J.T.)
La Natura pura e rigogliosa
Foreste, laghi, fiumi, mare e una costa di quasi 2000 km. Il Myanmar è una terra tutta da scoprire anche dal punto di vista della connessione con la Natura potente di questi luoghi. Sono tanti i trekking che permettono di viverla a passo d’uomo e di conoscere poi le comunità e la vita rurale di un paese profondamente ancorato alla terra e alla ciclicità delle stagioni. Il bel tempo va da metà Ottobre ad Aprile, poi inizia per 5 mesi la stagione monsonica delle piogge torrenziali.
E’ difficile raccontare l’ospitalità dolce di una donna che ci ha messo a dormire in un suo stanzone vicino alla nicchia delle offerte e del Buddha, il rumore dei buoi tornare dai campi, e i visi all’imbrunire, sorridenti e innocenti, dei bambini e di tutta questa gente che ci riportano all’essenziale, al primordiale, al sacro.