Il cibo che cura e unisce, questo è l’ingrediente principale del Volo della Rondine, campeggio nel Cilento che crea connessioni e senso di famigliarità grazie alla bellezza del paesaggio in cui si trova e alle scelte consapevoli alimentari ed ecologiche.
Cucina macrobiotica, attività olistiche e mare cristallino avvolto dal parco del Cilento danno vita a un luogo magico che invita a tornare di anno in anno e a una comunità diffusa che si rincontra.
Il volo della Rondine: il cibo che cura e unisce
Il campeggio si trova a 5 minuti dal mare, tra Palinuro e Marina di Camerota, incastonato tra mare e monti, condivide lo spazio con un campeggio più grande. Compreso nel soggiorno sono proposte gite ed escursioni per conoscere il territorio e attività olistiche, artistiche, espressive proposte grazie a esperti di diverse discipline che alloggiano presso la struttura, con lo scopo di esplorare i propri talenti e condividerli con altri.
Durante la mia permanenza presso il campeggio, ho collaborato alle attività per i bambini proponendo la tessitura del mandala e mi sono sperimentata come “parrucchiera dell’anima”, unendo l’arte dell’ascolto come psicologa e le conoscenze acquisite grazie all’essere cresciuta nel negozio di parrucchiere di mio padre. Ho incontrato Laura Pozzi, responsabile operativa del Volo della rondine, dopo pranzo, nel momento più caldo della giornata dove c’è chi si riposa all’ombra degli alberi, chi si prepara per il corso di Fiori di Bach mentre i bambini sono impegnati nelle attività espressive o giocano liberamente.
Le racconto del giro degli Ecovillaggi che stiamo facendo e cerchiamo di capire insieme in che modo Il volo della Rondine è o tende a essere una forma di eco villaggio.
Dove e quando nasce il Volo della Rondine?
Il volo della Rondine nasce nel 2007 grazie a Laura e altri collaboratori in seguito a una scissione avvenuta a causa di alcune divergenze, con un’altra realtà che si occupa di turismo responsabile.
“Il volo propone un tipo di vacanza ecologica” racconta Laura, “nel rispetto dell’ambiente, non vengono tagliati alberi, si ha cura per la raccolta differenziata e nella scelta dei prodotti acquistati privilegiando quelli che provengono da produttori locali”.
Laura Pozzi si occupa di alimentazione naturale e macrobiotica dal 1968, scegliendo di non avere chimica nel piatto, ha fondato e insegnato presso la scuola SanaGola a Milano.
Qual è la missione del Volo della Rondine e verso quale direzione si sta muovendo?
Lo scopo del Volo della Rondine è quello di promuovere stili di vita salutari in armonia con l’ambiente per poi generare, una volta rientrati a casa, delle scelte e o delle riflessioni differenti.
Io ho conosciuto il Volo tre anni fa grazie a Gigia, una cara amica, vegana da tanto tempo, e grazie a questa e ad altre esperienze da un anno scelgo una dieta vegetariana nel rispetto dell’ambiente e ascoltando il mio corpo.
Laura si illumina mentre racconta ciò che ha osservato negli anni nelle persone che ospita “Ho visto la trasformazione delle persone che vengono qui, anche solo in una settimana, si vede che stanno meglio che riprendono energia ”. In effetti è così la permanenza qui è una coccola per tutti i sensi ed è molto ricca grazie alle persone che si incontrano.
Come prosegue nei mesi invernali l’attività del Volo e come fate a mantenere vivi questi legami?
Laura si occupa di corsi di cucina, oltre che dell’organizzazione e delle attività estive del volo, che
richiedono molto tempo, e tanti ospiti la contattano per chiederle consigli e rimedi, in questo modo si crea continuità.
Questa immagine riprende il campeggio e in primo piano alcune delle creazioni di Vincenzo Riccobene, che oltre a essere quest’estate il cuoco del Volo della Rondine, realizza “Vissuti d’artè” con materiali naturali come legno, sassi, carta e colori acrilici.
Come vengono gestite le restrizioni sanitarie?
Quest’anno il numero degli ospiti è minore rispetto agli anni precedenti ma nonostante le varie restrizioni. Laura ha trovato il coraggio di aprire con serietà e serenità. Una delle principali restrizioni riguarda la somministrazione del cibo, gli ospiti ora passano e ritirano il piatto già pronto, anche se non è nello stile dell’associazione, dice Laura.
Mentre Laura racconta, rifletto sul motivo che mi ha spinto a fare questa intervista e a tornare in questo campeggio, in cui ci si sente dico io come in un tribù ovvero in una grande famiglia, e in che modo è vicino alle realtà che stiamo visitando con il giro degli ecovillaggi e così faccio un’ultima domanda.
Qual è il tuo sogno e quali saranno i tuoi prossimi passi?
Il sogno dice Laura, “è quello di avere campeggio esclusivamente nostro per non fare scelte non costrette dalla convivenza e per essere preseti stabilmente tutto l’anno”.
Ecco che la direzione, quella di essere un punto di riferimento stabile e continuativo.
Gli ingredienti che rendono unico il Volo della rondine sono l’alimentazione sana, la convivialità e i rapporti umani che si creano anche tra i bambini, la condivisione del cibo e le attività proposte che fanno nascere legami e vicinanza che durano nel tempo.
Sia questa che un’altra realtà che ho intervistato, Podere Noceto, sono forme di “residenzialità
periodica” che possono essere una valida possibilità di trascorrere periodi di vita insieme nutrienti.
p.s.
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